Tutto un ufficio a portata di mano: la nuova tecnologia dal punto di vista degli avvocati (a cura di Gloria Lorenzi)
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Oggi pubblichiamo con piacere un interessante articolo a cura di Gloria Lorenzi, studentessa di Giornalismo e Mass Media a Londra (alla fine dell'articolo sono riportate maggiori informazioni sull'autore) che, navigando in rete ed apprezzando i contenuti del nostro blog ha voluto contribuire ad arricchirne i contenuti.
La ringraziamo e invitiamo i nostri lettori a leggere il suo articolo di seguito riportato:
Capita spesso a chi svolge la professione forense di
trovarsi la scrivania cosparsa di fogli e lo studio ingombro di libri senza che
si abbia il tempo o la possibilità di porvi attenzione, con l’esito finale che
sia i fogli che i libri finiscano per essere un elemento decorativo piuttosto
che un materiale di elaborazione o di consultazione.
Al giorno d’oggi, la situazione si è aggravata, anziché
migliorare, perché, se è vero che la tecnologia digitale ha enormemente
facilitato il lavoro d’ufficio e in specie quello che necessita di un minor
apporto ideativo, tanto da ridursi spesso a pura routine, i professionisti del
settore giuridico sperimentano oggi grosse difficoltà nella gestione del
quantitativo di informazioni archiviate elettronicamente, le quali
rappresentano oramai una prova legale sotto tutti i punti di vista.
Troppe informazioni digitali sono trattabili, dal punto
di vista del singolo avvocato ricorrendo a un’ulteriore evoluzione nel campo
delle ESI (Electronically Stored Information): il tablet digitale.
Codici, formulari, contratti: sono tutti comodamente
consultabili su un dispositivo con uno schermo di ingombro massimale 30 cm che
entra facilmente in qualsiasi borsa o ventiquattrore. La ricerca e visione di
un articolo legale o di una norma particolare non possono essere più un problema
ostativo per qualsiasi professionista legale.
Ma i tablet non si limitano solo a essere un formidabile
strumento di consultazione: si aprono al mondo con le connessioni senza fili
(ormai ben diffuse anche in un paese digitalmente
arretrato come il nostro), oppure il 3G HSPA+ per avere Internet e le sue
risorse sempre a portata di dito. Non bastasse, accettano in ingresso le oramai
comunissime chiavette USB per uno scambio di dati e informazioni più limitato
ma non meno utile dei precedenti.
Con soluzioni quali quelle offerte dal Sole 24ore e il
suo Studio Avvocati, ad esempio, il Processo Civile Telematico cessa di essere
una vuota parola d’ordine e comincia a diventare realtà. Nuovi processi di
e-government, come la firma digitale, la posta elettronica certificata, le
notifiche elettroniche, aprono nuove sfide per vecchie tradizioni ma spalancano
anche praterie per i giovani che si sono avvicinati da poco a questa
professione, ad esempio per firmare un documento PDF da casa, o dovunque il
legale si trovi ad operare, sia che si usi Adobe Acrobat, che Nitro Reader, piuttosto che Digisigner o Microsoft Word.
Anche gli obblighi ai sensi della legge 2/2009, per
ricevere le comunicazioni ed effettuare i depositi telematici a valore legale
(art 125 c.p.c.), relativi al personale indirizzo di posta elettronica
certificata, diventano molto meno pesanti e costrittivi adoperando un tablet
che riesce a mantenere il contatto con gli enti certificatori e lo sportello
dei servizi informatici per gli avvocati.
Non mancano poi app specifiche come gli strumenti di
calcolo (di interessi legali, moratori, eccetera), quelle che permettono di
adoperare i gestionali già installati in studio, oppure le agende e gli
organizer (per tutti gli scadenzari e la registrazione dei provvedimenti).
Per chi è studente e praticante, infine, non mancano i
social network, le app delle riviste, l'accesso alle banche dati, per mostrare
una presentazione o i risultati derivanti dalla gestione di una pratica,
caricata sul tablet, ad esempio durante una riunione o un convegno.
Info sull’autrice:
Originaria di Venezia, Gloria Lorenzi è una
studentessa di Giornalismo e Mass Media alla Westminster University di Londra.
Da sempre appassionata di tecnologia e con una spiccata attitudine per le
lingue straniere, ha scelto il Regno Unito per perseguire il suo sogno di
diventare giornalista.
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